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MMA vs Arti marziali tradizionali: quale scegliere?
MMA vs Arti marziali tradizionali?
Quali scegliere?
“Si ok, ma la tua arte marziale può funzionare in un incontro di MMA (Mixed Martial Arts)?”
Dagli anni ‘90 quando sono apparsi i primi incontri di arti marziali miste trasmessi in TV, quasi ogni praticante di arti marziali tradizionali si è sentito porre questa domanda.
Questo perché gli incontri di arti marziali miste sono considerati da molti come la prova finale dell’efficacia o meno di una determinata metodologia di allenamento e/o combattimento ma, se è vero che questa formula ha aperto gli occhi a molti offrendo un palco dove si è potuta testare negli l’efficacia di varie tecniche, è anche vero che il combattimento sul ring in stile MMA è molto lontano dallo scopo finale della maggior parte delle arti marziali tradizionali.
Vediamo quindi le differenze tra uno e l’altro approccio, senza la necessità di identificarne uno “migliore”, ma semplicemente per portare la nostra visione e orientare il lettore in modo sincero verso ciò che trovi maggiormente in linea con quello che cerca e vuole dalla pratica di un’arte da combattimento.
Ma cominciamo dall’inizio.
Tabella dei Contenuti
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Arti marziali e sport da combattimento: similitudini e differenze
La prima differenza tra uno sport da combattimento e un’arte marziale tradizionale è proprio la parola “sport” spesso collegata con il concetto di sparring (ossia la pratica del combattimento).
Lo sparring, normalmente è il fulcro dell’allenamento per gli sport da combattimento e ne rappresenta anche il fine ultimo, mentre nelle arti marziali tradizionali è maggiormente visto come uno strumento per allenare certe caratteristiche come riflessi, colpo d’occhio, coordinazione sotto stress e per mettersi in gioco contro diverse persone.
Un’altra importante differenza è poi che nello sport si gareggia normalmente in categorie di pari peso o pari livello, mentre in un’arte marziale l’allenamento è mirato a prepararci a combattere con un’ampia gamma di persone: alti, bassi, giovani, esperti, etc. in quanto l’idea è di prepararsi all’imprevedibilità della vita reale. Con più persone sperimentiamo quindi, meno saremo sorpresi nella realtà.
Questo è un principio che applichiamo anche nel Bukti Negara: quando alleniamo applicazioni contro uno o più avversari, si cerca sempre di praticare con il più alto numero di partner possibili per affinare la propria sensibilità al contatto con diverse persone, che ovviamente reagiscono in modo diverso l’una dall’altra.
Tuttavia, vale la pena ricordare che al fine di determinare la maggior efficacia di un sistema piuttosto che dell’altro in combattimento, la vera differenza la farà sempre il praticante, con la quantità e la qualità delle ore dedicate alla pratica.
Quanto Tempo dedicare?
Se infatti negli sport da combattimento la pratica è spesso orientata quasi esclusivamente ad un combattimento sportivo, è anche vero che i praticanti di queste discipline spesso si allenano con frequenza, intensità e dedizione tipici di un agonista, con l’aggiunta di diverse sessioni di sparring in palestra o all’interno di competizioni, e questo li rende temibili e molto efficaci anche in un contesto da strada.
Al contrario, in numerose scuole di arti marziali tradizionali la pratica viene vista come un “hobby”, di cui spesso viene coltivato più l’aspetto legato all’arte che al marziale. La pratica dello sparring è rara, controllata e in alcuni casi inesistente, l’allievo non viene abituato al contatto e molte volte viene trattato con superficialità l’aspetto legato al condizionamento fisico e psicologico che una situazione di combattimento richiede.
Chiaramente qui stiamo un po’ generalizzando, non tutte le realtà là fuori sono così, ma è purtroppo a causa di questa tendenza se negli ultimi anni le arti marziali tradizionale hanno perso agli occhi del pubblico l’alone di marzialità ed efficacia che le caratterizzava un tempo.
Semplice o Difficile?
Un altro punto di confronto da considerare è la semplicità: spesso, a torto, la arti marziali sembrano “difficili” e complesse da imparare, mentre gli sport da combattimento dopo poche lezioni ti mettono in grado di tirare qualche pugno e calcio e di colpire un sacco o fare dello sparring, il che crea anche nella praticante un certo tipo di soddisfazione e sicurezza psicologica.
La differenza sta poi anche in come vengono strutturati alcuni programmi didattici: gli sport da combattimento spesso oggi diventano corsi per sudare e divertirsi facendo movimento, mentre alcuni corsi di arti marziali si sono fossilizzati su aspetti di forma e tecniche a vuoto, su cui i praticanti passano quasi il totale delle ore di pratica.
Entrambi gli approcci secondo noi sono sbagliati.
L’obiettivo dell’articolo, come avrete capito dall’articolo, non era proclamare un vincitore, ma evidenziare piuttosto le principali differenze e similitudini che si possono trovare tra arti marziali tradizionali e sport da combattimento. Scegliere la pratica di una o dell’altra starà poi al praticante, al suo carattere e a ciò che si aspetta di ottenere dalla pratica.
Forse qui la parola chiave di tutto è proprio “sport”, un termine che definisce pratiche come MMA e sport da combattimento, ma che difficilmente si sposa con la filosofia delle arti marziali tradizionali (per quanto anche alcune di queste includano una versione sportiva), che si propongono di insegnarci e trasmetterci non solo tecniche efficaci per il combattimento, ma una storia, una cultura, una filosofia di vita che passa anche per il rispetto del passato, dei maestri e della tradizione che rappresentano.
Questo è per noi praticanti di Bukti Negara un “di più” di cui però non potremmo mai fare a meno, in quanto è ciò che dà senso alla nostra pratica di un’arte di combattimento.
I nostri maestri ci hanno mostrato una via molto chiara, ma ci hanno insegnato a non avere il paraocchi, l’arte marziale è vita e come la vita cambia e muta, e noi dobbiamo lavorare per migliorarla e tenerla al passo con i tempi.
Quale scegliere?
L’obiettivo dell’articolo, come avrete capito dall’articolo, non era proclamare un vincitore, ma evidenziare piuttosto le principali differenze e similitudini che si possono trovare tra arti marziali tradizionali e sport da combattimento. Scegliere la pratica di una o dell’altra starà poi al praticante, al suo carattere e a ciò che si aspetta di ottenere dalla pratica.
Forse qui la parola chiave di tutto è proprio “sport”, un termine che definisce pratiche come MMA e sport da combattimento, ma che difficilmente si sposa con la filosofia delle arti marziali tradizionali (per quanto anche alcune di queste includano una versione sportiva), che si propongono di insegnarci e trasmetterci non solo tecniche efficaci per il combattimento, ma una storia, una cultura, una filosofia di vita che passa anche per il rispetto del passato, dei maestri e della tradizione che rappresentano.
Questo è per noi praticanti di Bukti Negara un “di più” di cui però non potremmo mai fare a meno, in quanto è ciò che dà senso alla nostra pratica di un’arte di combattimento.
I nostri maestri ci hanno mostrato una via molto chiara, ma ci hanno insegnato a non avere il paraocchi, l’arte marziale è vita e come la vita cambia e muta, e noi dobbiamo lavorare per migliorarla e tenerla al passo con i tempi.
Quindi per rispondere alla domanda: MMA vs Arti marziali tradizionali?
Quello che va meglio per te!
Sei pronto a inizialre la tua prima lezione di Bukti Negara? Leggi questo articolo e scopri quello che ti aspetta nel tuo viaggio.
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Stefano Chiappella
NKI Technical Board Member